Per un atleta l’alimentazione deve essere considerata parte integrante dell’allenamento in quanto è in grado di avere un forte impatto sulle prestazioni atletiche: un atleta ben nutrito e ben idratato può infatti raggiungere maggiormente il massimo della sua personale prestazione sportiva così come, nella situazione opposta, è possibile il verificarsi di un calo della prestazione fino ad arrivare a un aumento del rischio di incappare in infortuni.
Per questo motivo negli ultimi anni la ricerca ha lavorato moltissimo per migliorare le conoscenze e le applicazioni di una corretta alimentazione in ambito sportivo.
Così come per la popolazione generale, per gli atleti non è possibile identificare una specifica dieta come migliore, ma attraverso misurazioni e valutazioni sarà necessario lavorare per protocolli e, magari, applicare anche due o più modelli alimentari differenti a seconda del momento della stagione e delle esigenze del singolo.
Io sono letteralmente cresciuta a pane e pallacanestro: amo e conosco molto bene questo sport, l’ho giocato e l’ho allenato.
Al di fuori del basket però sono in generale appassionata di qualunque sport, dal seguitissimo calcio agli sport invernali, passando anche da sport che hanno minor risonanza come la ginnastica o l’atletica.
Questa mia passione si è unita con la mia professione e, grazie anche a percorsi di specializzazione come la scuola di alta formazione SANIS in nutrizione per lo sport, mi ha permesso di diventare una nutrizionista sportiva.
Oggi sono la nutrizionista della Akronos Libertas Moncalieri, squadra di A1 femminile di pallacanestro, e seguo anche alcuni atleti
delle giovanili della società.
