Non so dirti quante volte, durante il racconto della giornata alimentare tipo durante una visita, ho sentito dire a miei pazienti con tono colpevole “eh, a pranzo mangio la pasta”.
Perché vi colpevolizzate se mangiate la pasta? Ma soprattutto, perché pensate che mangiare la pasta sia sbagliato?
Partiamo dalle basi: cos'è la pasta? La legge 580 del 1967 dice che “sono denominate pasta di semola di grano duro e pasta di semolati di grano duro i prodotti ottenuti dalla macinazione, laminazione e conseguente essiccamento di impasti derivati rispettivamente ed esclusivamente da semola o semolati di grano duro e acqua.”
Ci troviamo quindi di fronte a un prodotto semplice, fatto di soli due ingredienti (acqua e semola), stabile (la conservabilità è molto lunga essendo un essiccato) a basso costo e facile da preparare. Anche l'impatto ambientale è molto basso.
Vediamo gli aspetti nutrizionali. La pasta è uno tra gli alimenti base della Dieta Mediterranea, ha un basso indice glicemico e si presta bene a veicolare composti bioattivi, migliorandone l'assorbimento. In cucina è facilissimo abbinarla sia alle verdure sia ad alimenti più proteici come i legumi, permettendo di ottenere velocemente e con poca spesa pasti completi ed equilibrati.
Perché allora tanta paura? Ricordati che la pasta è un alimento povero, semplice, che sta alla base della nostra cultura.
Mangiala nelle giuste quantità senza farti venire alcun immotivato senso di colpa.